lunedì 16 novembre 2015

Breve rassegna della stampa araba dopo gli attentati a Parigi

*Rassegna stampa pubblicata originariamente su Fondazione Oasis

Il re giordano: “I musulmani devono guidare la battaglia contro il terrorismo”. Per al-Sharq al-Awsat non ci sarà pace in Medio Oriente finché ci saranno Assad e Isis
Al-Sharq al-Awsat, quotidiano panarabo edito a Londra. “Terrorismo Parigi: sono in due a rallegrarsene”, di Târiq al-Hamîd, giornalista saudita, ex capo-redattore del giornale.

“Sono in due a rallegrarsi degli attentati a Parigi. Lo Stato islamico, che ha rivendicato l’operazione terroristica […] e Bashar al-Assad, secondo il quale l’operazione terroristica di Parigi è il risultato delle politiche estere francesi sbagliate. Al-Assad è stato l’unico a giustificare l’attacco terroristico piuttosto che condannarlo. Oggi al-Assad ripete lo stesso atteggiamento del regime di Saddam Hussein dopo i fatti di settembre 2001 in America, quando non riusciva a nascondere la sua gioia […]. Questo ci insegna che, fintanto che esisteranno l’Isis e al-Assad, non ci sarà pace nella regione, né negli Stati del Mediterraneo né nella comunità internazionale”.

Anche alcuni vignettisti arabi hanno espresso tramite dei disegni, poi diffusi su Twitter, le loro opinioni sui fatti di venerdì 13:

Il giordano 
Osama Hajjaj ha dipinto una giovane donna in lacrime che simboleggia la nazione francese.



La vignetta proposta da Arab21 intende invece sottolineare quelle che secondo il blog sono le colpe della politica dell'Occidente (il sacco portato dalla figura che rappresenta la morte, sui cui si legge la scritta “terrorismo”) nel fomentare la crescita del fanatismo:




Arab NewsGiordania: i musulmani devono guidare la battaglia contro il terrorismo
Il re di Giordania Abdullah II ha dichiarato che il terrorismo è “la minaccia più grande per la nostra regione e che i musulmani devono guidare la battaglia contro di esso. […] Combattere l’estremismo è una responsabilità regionale e internazionale, ma è soprattutto la nostra battaglia, di noi musulmani, contro coloro che cercano di dirottare le nostre società e generazioni con l’ideologia takfirista intollerante”.

Al-Quds: Gli attacchi di Parigi e le revisioni necessarie
“Questi attacchi contro persone innocenti fanno sì che da un lato si moltiplichino gli inviti fare la guerra ai gruppi terroristici, ma dall’altra rafforzano l’estrema destra nei Paesi occidentali e i meccanismi della tirannia nei Paesi arabi. […] Se da un lato l’entità dell'attacco di venerdì sera indica una crescita delle capacità organizzative, militari e di intelligence degli attentatori, dall’altro è indice del fallimento senza precedenti della sicurezza francese”.
"L’assunzione di responsabilità da parte delle autorità politiche non è che un aspetto «tecnico» della questione la quale richiede, piuttosto, una revisione politica globale, da parte della Francia in primis, e poi del mondo intero".

Come evidenziato dalla vignetta di Arab21, non sono mancate le accuse dirette all'Occidente, vittima, secondo il brasiliano di origine araba
Carlos Latuff, della sua stessa politica estera:





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